venerdì 27 luglio 2018

Ritratto allegorico di Dante, dipinto di Agnolo Bronzino del 1532-1533

Agnolo Bronzino, Ritratto allegorico di Dante, 1532-1533
olio su tela, 130x136 cm

Firenze, Galleria degli Uffizi

Il dipinto, a forma di lunetta, raffigura Dante che con la mano sinistra il libro del suo poema, aperto verso l’osservatore sull'introduzione del XXV Canto del Paradiso; la testa, incoronata di alloro, simbolo di gloria poetica, ed il suo sguardo sono rivolti verso il Monte del Purgatorio, rappresentato nella tipica forma a cornici illuminato dal sole; la mano destra è aperta e si distende sopra un modellino della città di Firenze, riconoscibile nella cupola di Santa Maria del Fiore e dal Campanile di Giotto. Il dipinto esprime il riferimento alla speranza del poeta, durante tutto il suo “viaggio”, di essere destinato al Purgatorio, luogo dove il Dante di Bronzino, seduto sulla sponda di un lago rivolge il suo sguardo. L’opera ricorda anche allo spettatore il tema dell’esilio, rappresentato dal modellino della città di Firenze, posto sotto la mano amorevole del poeta e dal libro aperto sull'incipit del canto, i cui versi esprimono la speranza di Dante di poter, un giorno ritornare nella sua amata terra.
Si tratta di un'opera che ha una "quasi gemella" alla National Gallery di Washington rispetto alla quale «l'andamento dei panni, simile a quello della Venere e Amore del Pontormo, appare molto meno schematico; la pittura presenta un segno più sicuro e l'espressione del volto del poeta appare più ispirata». Il confronto tra le due redazioni fa pensare che quella fiorentina sia da reputare autografa e che l'opera americana ne sia invece una replica, ancorché quasi coeva.

Riferimenti
pagina di www.beniculturali.it
pagina di uffizifirenze.net
pagina di pitturiamo.org

Fonti immagini
pagina di www.beniculturali.it (pubblicata nella pagina dello stesso sito)